lunedì 28 luglio 2008

Giù la maschera

Con la norma anti-precari il governo Berlusconi ha finalmente mostrato il suo vero volto: quello di "partito dei padroni". Infatti, se fino a oggi si era parlato solo dei guai giudiziari del premier basso (prima vera ragione dell'esistenza del Pdl, formerly known as Forza Italia), oggi il centrodestra manda a monte 6 mesi di demagogia basata sui rifiuti di Napoli, sulle leggi per la casa (già varate da altri governi), sulla crociata del Ministro Brunetta, il terrore dagli statali fannulloni, colui che sta convincendoci di una cosa su tutte: che l'Italia va male per colpa dei poveracci accomodati sulle poltroncine delle poste e non per colpa della classe politica più costosa e spudoratamente arrogante del pianeta Terra. E ci sta riuscendo perché al "bar sport" non si parla più dei privilegi della casta, ma del fancazzismo degli impiegati pubblici.
E intanto Bertinotti ci dimostra ancora una volta che Rifondazione sta bene lì dove sta, fuori dal parlamento. "Dobbiamo tornare nelle fabbriche" ha detto. Bene, prepariamoci a vedere i compagni salire sulla corriera per andare in Cina, o nella più vicina Polonia, o in Romania. Caro Fausto, non siete ancora riusciti a capire che il vostro elettorato odierno, quello che dovete strappare alle spire della triade Mediaset, lavora nei call center, lavora nelle onnipresenti strutture piramidali, lavora con contratti di formazione, stage e tirocini vari nelle aziende che "producono" servizi: gli operai italiani sono quasi estinti. Va beh: prepariamoci a 15 anni di governo Berlusconi.

giovedì 24 luglio 2008

Utili inutili

Su "La Repubblica" di oggi, nella sezione dedicata all'economia, campeggia questo titolo: "Espresso, 36 milioni di utile in 6 mesi".
Uno dei maggiori problemi dell'odierno giornalismo sono l'abbondanza di notizie e la mancanza di giornalisti. Poi succede che tutte le redazioni d'Italia caschino come pollame sulla notizie del vecchietto che ruba il pane a Cagliari perché nessuno ha avuto il tempo di "verificare" la notizia. Ma allora, io non sono un economista e a volte trovo che fare i conti della serva sia comunque un modo valido per avere chiari certi concetti, se il gruppo L'Espresso ha fatto tutto questo utile, perché non assume qualche giornalista in più?

mercoledì 23 luglio 2008

Where The Hell Is Matt? He's Here!!!

Vi ricordate di Matt Harding, quel tizio che balla in giro per il mondo e che è protagonista di un video, ormai visto anche dai marziani, in cui balla insieme a gente di tutto il pianeta (compresi un soldato della zona demilitarizzata coreana e i pinguini antartici)? Bene. Dapprincipio, forse per invidia, avevo pensato che fosse un paraculo (Oxford docet), nonostante la genuina bontà del suo progetto. Come me altri avevano pensato la stessa cosa. Questo tizio aveva tanti soldi, tanto tempo da buttare, e quindi la possibilità di girare per il mondo a ballare come un pirla (parole sue, le ultime, quelle sul "pirla"). Invece Matt è un ragazzo australiano di 31 anni che vendeva videogiochi, perché gli piacciono i videogiochi. Ha pensato che la sua vita dovesse essere più ricca d'esperienza, e allora è partito per l'Asia con uno zaino e tanto voglia d'avventura. Il suo primo video ballerino è nato per caso e per caso è stato visto da quelli di Stride gum, che a dirla tutta non ho capito cosa vendono, che hanno deciso di sponsorizzare altri due video in giro per il pianeta. Insomma, Matt, ti chiedo scusa se all'inizio ho pensato male. Sei la dimostrazione che a volte anche le buone idee vengono premiate, non solo le porcate di Maria De Filippi o le sbandate di Paris Hilton. Ciao Matt!!! Qui trovate il link alla sua pagina web.

Uomo sulla sedia elettrica

Questa è una nuova attrazione dell'idroscalo di Milano. Si chiama "guarda la morte e sghignazza come un decerebrato". Inquietanti l'adulto e poi il bambino che ridono quando il manichino finisce stecchito. Se questo non è medioevo spiegatemi allora cos'è.

martedì 22 luglio 2008

Provate a non ridere

Questo video lo rubo a Happy blog. Visto che da ste parti parlo sempre di ciò che non mi piace del mondo, questa volta pubblichiamo quello che mi piace. Provate a non ridere.

lunedì 14 luglio 2008

La fine del capitalismo?

Una si chiama Fannie Mae, l'altra Freddie Mac, non sono amiche di Brad Pitt e di Angelina Jolie, tantomeno novità paninare di Mac Donald. Sono le due più grandi realtà finanziarie del settore mutui d'America. Metà delle rate che le famiglie americane pagano (sarebbe meglio dire "non riescono più a pagare") per comprare la casa in cui vivono finiscono nelle casse di questi due colossi. Ora però qualcosa non funziona bene. Ora... beh, qualcuno ricorda la crisi dei mutui subprime cominciata circa un anno fa? In quest'epoca dalla memoria corta ci si dimentica facilmente di quanto è accaduto il giorno prima, figuriamoci se qualcuno rammenta una delle più grandi crisi finanziarie degli ultimi 10 anni. Le famiglie americane non hanno più soldi, le banche hanno concesso prestiti senza garanzie a destra e a manca. Risultato: le due megabanche citate all'inizio di questo post hanno oggi un'esposizione finanziaria (debiti) di 5.300 miliardi di dollari la prima, di 4.500 miliardi di dollari la seconda. Totale 9.800 miliardi di dollari. In euro fa circa 6.189 miliardi. Sono ben 11.982.994 miliardi di lire. La domanda sorge spontanea: come è potuto accadere? Come è possibile che questi due simboli del liberismo economico si trovino in queste disastrose condizioni? Eppure ci avevano raccontato che il mercato è capace di autoregolarsi, ci avevano rassicurato dicendoci che il sistema dei consigli di amministrazione funziona (vedi Enron), ci avevano convinto che una nazione che si basa sulla trasparenza delle moderne corporation avrebbe messo in ombra l'antiquato sistema del controllo statale su determinati settori chiave. Che dire? Benvenuti al funerale del capitalismo. Il sistema del libero mercato è morto, bello che defunto. Tralasciamo argomenti tacciati di ideologia come il gap sempre più ampio fra poveri e ricchi e la conseguente scomparsa della classe media. Parliamo piuttosto delle Olimpiadi di Pechino 2008, affidate ad un governo che ammazza più cristiani di Teheran ma ha il vantaggio di aver comprato gran parte del debito pubblico Occidentale. Parliamo delle ferrovie britanniche, sulla strada della rinazionalizzazione dopo che la gente si è accorta che i tagli alle spese imposti dal libero mercato avevano fatto aumentare incidenti e ritardi. L'ultimo colpo di grazia al capitalismo selvaggio lo ha dato George W. Bush in persona. Lui, uno dei più grandi sostenitori del libero soldo in assenza di Stato, ha chiesto un intervento d'urgenza al Congresso americano. Si parla di una delle più grandi nazionalizzazioni della storia degli Stati Uniti. il petrolio di quel lurido comunista di Chavez a confronto fa ridere. Questo cosa significa? Il sistema sta mostrando il fianco alle sue più grandi debolezze: alla mancanza di regole, all'assenza di controlli adeguati, all'ingordigia umana. Il capitalismo è sicuramente un ottimo modello economico, ma non può esistere se non bilanciato da un adeguato potere politico. Ruolo del potere politico? Indirizzare, normare, prevenire tutte le devianze dell'economia allo stato brado. Oggi assistiamo all'assalto del potere economico su quello politico. Negli States le lobby hanno da tempo comprato il Campidoglio. Nella nostra Italietta accade con sempre maggiore vigore. E che nessuno provi a negare che l'uomo con il più grande potere economico d'Italia è anche il capo del Governo. Forse è il momento di fare un passo indietro, di tornare al primato della politica (quella sana, chiaramente, non quella dei Mastella). L'alternativa è il collasso, altro che autoregolamentazione.

giovedì 10 luglio 2008

Lì da qualche parte

Questa mattina (oggì è il 10 luglio 2008) tutti i giornali danno la notizia dell'arresto di quel figlio di puttana che ha ammazzato Federica Squarise. Il quotidiano governativo "Il Giornale" dice che è stato arrestato a 180 chilometri da Lloret de Mar; il quotidiano delle sinistre varie "La Repubblica", nella sua pagina online, dice che è stato arrestato a circa 200 chilometri da Lloret de Mar, correggendo poi il tiro sulla pagina cartacea uniformandosi a 180 chilometri come i nemici governativi; il quotidiano del capitalismo torinese "La Stampa" afferma infine che l'uruguayano è stato arrestato a 99 chilometri da Lloret de Mar. Notare la precisione: "99" chilometri, non 100 né 98. Penso non ci sia altro da aggiungere se non che almeno 3 giornalisti su quattro hanno inserito male i dati su Via Michelin.

mercoledì 9 luglio 2008

Una brava ragazza

Ormai un'abbondante settimana fa si è consumata in quel di Lloret de Mar una tragedia che ha tenuto molti italiani con occhi e orecchie puntati sui mezzi d'informazione: la scomparsa e poi l'uccisione di Federica Squarise. Non voglio togliere nulla al dolore della famiglia, tantomeno sporcare la memoria di una ragazza la cui probabile unica colpa è stata quelle di essere ingenua ed essere finita nel posto sbagliato al momento sbagliato insiema alla persona o alle persone sbagliate. Quello che intendo fare, invece, è criticare, per l'ennesima volta, i mezzi di informazione italiani. Non c'è stato servizio, televisivo, radiofonico, scritto, in cui non si sia partiti da questo presupposto: Federica Squarise era una santa. E tutti noi sappiamo bene cosa succede alle sante quando varcano le porte del buio, quando sconfinano nel territorio del male: purtroppo muoiono. Ribadisco, sempre nel rispetto del dolore dei famigliari e della memoria della ragazza veneta: "probabilmente" era una bravissima ragazza. Ma non un giornalista si è posto la domanda: come ha fatto a finire così male? Non desidero fare ipotesi, sarebbe altrettanto stupido, come è stupido il giornalismo che cerca sempre il terrorista anche nelle vecchiette che danno da mangiare ai colombi. Però, per favore, non cominciate ogni servizio giornalistico con "Santa Federica è stata uccisa" o con "E' terminata l'autopsia di Santa Federica". Voi giornalisti non lo sapete, non potete dare le notizie basandovi sui sentimenti delle persone. Federica Squarise è morta, probabilmente barbaramente uccisa. Basta, la notizia è tutta lì. La presunzione di santità lasciamola al parroco che, davanti a un paese distrutto dal dolore, dovrà trovare le parole più giuste, sicuramente rotte dal pianto, per cantare una giovane vita spezzata ancora una volta dall'infinita crudeltà umana.