giovedì 26 agosto 2010

Legge ad aziendam: soldi sporchi


Prosegue su La Repubblica il dibattito fra autori Mondadori acceso dallo scrittore Vito Mancuso dopo la divulgazione della "legge ad aziendam" pro Mondadori. Molti dei coinvolti nel dibattito hanno spesso attaccato Berlusconi (avranno chiesto a Fausto Bertinotti cosa ne pensa?), ma ora fanno finta che Mondadori sia "altro" rispetto al Presidente del Consiglio. Complimenti allo scrittore Sandro Veronesi, coerente coi suoi ideali, che ha lasciato la casa editrice nel 1994. La scrittrice Nadia Fusini, invece, giustifica il suo lavoro con Mondadori dicendo: "Io le tasse le pago". E allora? Se Mondadori trafficasse in droga, war diamond o armi, stipendi ed emolumenti non sarebbero soldi sporchi? Perché dovrebbe essere differente se uno scrittore viene pagato con soldi "rubati" agli italiani? La questione etica esiste ed è palese. Inutile nascondersi dietro alla propria dichiarazione dei redditi. Gli idealisti non scendono a compromessi: salgono sulla barricata e prendono le pallottole sul petto. Chi non lo è abbastanza, smetta di fingere di farlo e sia realista come lo scrittore Antonio Pennacchi che ha detto: "Tengo famiglia". E' una posizione umanamente accettabile, ma non garantisce una coscienza completamente pulita.