martedì 30 settembre 2008

giovedì 11 settembre 2008

Risposte

Non ho mai capito perché la chiesa ha sempre ostacolato il progresso scientifico. Ora i fisici del Cern potrebbero scoprire la "particella di dio" ma, una volta scoperta? Dovranno cercare la particella precedente alla "particella di dio" e poi quella prima, e così via. Potrebbero anche scoprire la prima in assoluto, fra un mese, un anno, fra dieci anni, ma non potranno mai rispondere a una domanda su tutte: perché?

La chiesa invece la risposta ce l'ha già: "perché sì". Quindi perché preoccuparsi tanto del progresso scientifico.

venerdì 5 settembre 2008

Large Hadron Rap

Il 10 settembre 2008 il mondo scomparirà, per alcuni, sarà una data fondamentale per la ricerca scientifica, per altri. Quello che è certo è che il "dottor male", i ricercatori del Cern alla ricerca della "particella di dio" che rappano per spiegare il loro esperimento, non è mai stato così simpatico, tantomeno intonato.

martedì 2 settembre 2008

Bluetooth per tutt

Un particolare fenomeno ha preso piede con l'avvento degli auricolari bluetooth per cellulare a prezzi abbordabili: la moltiplicazione delle guardie del corpo (bodyguard, per chi non fosse avezzo alla terminologia italiana).

Cammini per strada, ti muovi con la macchina, corri con la bicicletta e, intorno a te, noti una moltitudine di persone con il famigerato mini-elettrodomestico a onde radio infilato nell'orecchio.

Tutto ok finché si tratta di gente alla guida, senza dubbio l'assenza di fili ha incentivato l'utilizzo dell'auricolare diminuendo il numero di coloro che sfrecciano fra automobili e pedoni con il loro bolide e tengono il cellulare in una mano e la sigaretta nell'altra: mi chiedo con cosa tengano il volante.

Questo fantastico oggetto ha semplificato la vita ai corrieri, gente che corre da un domicilio all'altro e passa metà della propria esistenza alla guida e l'altra metà con uno scatolone in mano. Immagino che per il tipo di lavoro che fanno telefonino anche molto: si capisce dunque l'eterna presenza dell'auricolare ficcato nel padiglione auricolare.

Ammetto invece di pormi domande sconcertanti quando vedo il tizio che passeggia davanti alle vetrine con la moglie e tiene il "blutut" nell'orecchio. Lo osservo meglio: tiene le mani nelle tasche degli abbondanti shorts estivi, ha le ciabatte ai piedi e la canotta da "oggi non ho voglia di fare niente". Eppure dev'essere un business man estremamente impegnato visto l'elevato numero di telefonate all'ora che riceve tale da giustificare la presenza del cancerogeno oggetto a qualche centimetro dal suo timpano.

Poi però ne vedo un altro, e un altro ancora e, alla faccia della crisi, mi convinco che l'Italia sia diventata finalmente un paese di business man ultra impegnati, altro che i fannulloni di Brunetta.

Continuando il giro mi imbatto anche nella ragazza italiana, rumena, russa, non importa, che, in forze a un'impresa di pulizie, sta pulendo l'ingresso di un palazzo. Sono combattuto: non capisco se il blutut all'orecchio le serve per comunicare con la sua collega all'ultimo piano e scambiarsi repentini e continuativi consigli sul detersivo da usare o se le serve per ricevere costanti aggiornamenti dal suo agente di borsa che ha investito i risparmi della giovane in azioni di aziende produtrici di sapone.

Momento per me topico è stato, però, quello in cui, all'interno di un ufficio, mi sono trovato davanti a un "blutut collegato" seduto alla propria scrivania e col telefono fisso sotto il suo naso. Misteri delle telecomunicazioni.

Quello che è certo è che siamo un popolo molto insicuro è abbiamo una continua necessità di trovare simboli ai quali ancorarci. Non so cosa passi nella testa del "blutut maniaco", posso solo immaginarlo. Sicuramente desidera sfoggiare un oggetto alla moda (trendy per chi non avesse capito). Forse gioca davvero a fare la guardia del corpo, per darsi un ruolo, per autoconferirsi una certa importanza, dimenticando che la persona importante è quella che ha bisogno della guardia del corpo, persona notoriamente senza cellulare perché c'è chi telefona per lei, e non la guardia del corpo stessa. O forse è solo una persona che si sente sola, perché non riesce più a comunicare "davvero" con la moglie che guarda le vetrine, o perché non sopporta le colleghe che fanno le pulizie con lei o i colleghi dell'ufficio, e allora è lì che attende, speranzosa, e quell'oggetto senza fili infilato nell'orecchio è il suo disperato grido di aiuto: "chiamatemi, ho davvero bisogno di parlare con qualcuno!".

lunedì 1 settembre 2008

Americans are NOT stupid

Lo so, postare questo video è pura demagogia. Però mi ha fatto fare qualche risata.... amara.... giusto per non piangere. Vorrei fare le stesse domande alla gente in strada qui in Italia.