giovedì 24 maggio 2007

Il governo dei quaquaraquà

da La Stampa del 24 maggio 2007

Che anno è?

Massimo Gramellini



«Nel Rapporto 2006, l’Istat ha scattato una fotografia impietosa sullo stato del Paese», annota amaramente l’ex ministro Calderoli. Impossibile non allinearsi alla sua lettura dei dati statistici: impietosa, impietosissima. «Aumentano i poveri, le tasse, la spesa pubblica, rincarano le bollette, il Mezzogiorno è in crisi». E il senatore del Mezzogiorno in crisi Schifani? Bisogna riconoscerlo: non è meno impietoso. «Dall’Istat arriva il bilancio impietoso di un anno di governo. Ognuno dovrebbe assumersi le proprie responsabilità». Bravo. Quasi quanto il leghista Cota: «I dati confermano in modo chiaro e inequivocabile come la politica del governo in tema di immigrazione e sicurezza sia fallimentare». Un giudizio chiaro e inequivocabile. Starei quasi per dire impietoso, se non fosse che Leone di Forza Italia ha scovato un aggettivo migliore: «La fotografia scattata dall’Istat è a dir poco allarmante». E a dir tanto? «Realistica e cruda». Poveri noi. E vi risparmio Alemanno, La Russa, Volontè. Uno più impietoso e allarmato dell’altro. Ma tenerissimi in confronto al «de profundis» intonato dall’onorevole Bertolini: «Il Rapporto 2006 dice che siamo ultimi in Europa per crescita, debito pubblico, lavoro femminile e precariato giovanile».
Le dichiarazioni dei parlamentari del centrodestra sono la risposta migliore al dibattito sulla crisi della politica. Questa è gente che studia con attenzione i documenti prima di parlare e soprattutto sa criticare se stessa, dando prova di straordinaria onestà intellettuale. Infatti il Rapporto 2006 si riferisce all’anno precedente. Il 2005. Quando l’Italia era ancora governata da loro.

giovedì 17 maggio 2007

A mio figlio di una settimana regalerò un mitra

da La Repubblica del 17 maggio 2007

Baby Bubba ha dieci mesi, non sa camminare, ma per la legge Usa ha il diritto di portare un´arma. Il racconto incredibile è del papà, Howard Ludwig, editorialista del Chicago Sun-Times: il piccolo Howard David, detto Bubba, ha ottenuto il porto d´armi dopo che il genitore aveva fatto richiesta e pagato 5 dollari. All´origine di tutto il nonno, appassionato tiratore, che ha voluto donare una Beretta 686 al bimbo subito dopo la nascita. Ludwig padre ha voluto regolarizzarne il possesso, e ha scoperto che bastava una sua firma per autorizzare la concessione al bambino. Nel documento, il bimbo esibisce un sorriso senza denti: sono riportati il peso (nove chili), l´altezza (67 centimetri) e soprattutto la data di nascita. Ma il piccolo Bubba non diventerà l´ennesimo sparatore folle al college: secondo papà Howard, il porto d´armi resta solo una deliziosa aggiunta al suo album di foto.