mercoledì 22 dicembre 2010

Klick! Holiday Video



In questo video c'è tutta l'internet degli ultimi 2 anni. il vincitore è sicuramente Matt Harding.

martedì 21 dicembre 2010

Cartolina di Natale

MASSIMO GRAMELLINI

Come biglietto di auguri natalizi, una lettrice ha spedito agli amici questa storiella edificante. Un sant’uomo chiede a Dio di poter visitare l’inferno e il paradiso, possibilmente nell’ordine (preferisce il lieto fine). Dio lo conduce davanti a due porte chiuse e spalanca la prima. Al centro della stanza spicca una tavola rotonda e al centro della tavola un pentolone da cui emana un profumo delizioso. Ma le persone sedute intorno alla tavola sono ridotte a scheletri. Ciascuna di esse ha un mestolo attaccato al braccio, lo tuffa nel recipiente per raccogliere il cibo e però poi non riesce a portarlo alla bocca perché il manico del mestolo è più lungo del braccio. Che supplizio atroce, pensa il sant’uomo, compatendo gli affamati. «Hai appena visto l’inferno», dice Dio e spalanca la seconda porta, quella del paradiso. C’è una tavola rotonda al centro della stanza anche lì. Al centro della tavola un pentolone da cui emana lo stesso profumo. E le persone sedute intorno alla tavola hanno un mestolo attaccato al braccio che nessuna di esse riuscirà mai ad avvicinare alla bocca. Eppure sono ben pasciute. «Non capisco», sbotta il sant’uomo. «È semplice» - risponde Dio -. «All’inferno gli uomini muoiono di fame perché non pensano che a se stessi. In paradiso, invece, stanno tutti in salute perché ognuno mangia dal mestolo degli altri».

Questo apologo mi ha talmente toccato il cuore che avrei voglia di dare una mestolata a Gasparri.

lunedì 13 dicembre 2010

Pedoni della vita



Osservate i pedoni che attraversano i grandi viali, lì dove non ci sono strisce pedonali, lì dove le auto sfrecciano a grande velocità sfiorando la doppia linea continua. Osservateli bene. Noterete che si fermano sempre un passo prima della doppia linea. Sono preoccupati dalle auto che giungono dalla corsia che devono ancora attraversare, ma totalmente incuranti delle auto che, veloci come treni, accarezzano le loro spalle, nella corsia che stanno bellamente occupando a centro strada. E' possibile che siamo così in tutto: preoccupati da quello che abbiamo di fronte, ma totalmente indifferenti a quello che ci lasciamo alle spalle, anche se si tratta della nostra vita?

martedì 30 novembre 2010

Store fights



Mio dio. Ma cosa ci hanno fatto? Non per l'acqua, non per il cibo, ci prendiamo a pugni per comprare il superfluo. Questo video fa paura.

mercoledì 17 novembre 2010

Sopravvivenza berlusconiana

NOTIZIA. Ideali e politica in Italia: comprare i deputati a botte di 500.000 euro per non staccare l'ossigeno al governo. La notizia è che il deputato ha rifiutato.

martedì 9 novembre 2010

Alluvione veneta - lettera pubblicata su La Stampa del 9 novembre 2010

Mario Calabresi

Noi veneti di Casalserugo alluvionati e presi in giro

Questa lettera è talmente forte ed emozionante che merita di prendersi tutto lo spazio. Io non ho nulla da aggiungere.
Gentile Direttore, ho imparato che gli animali sono i primi a scappare, sotto l’alluvione. Le coccinelle si inerpicano sul muro. I gatti salgono in alto. I labrador nuotano verso la banchina della strada, così come le talpe, sorprendenti mezzofondiste a pelo d’acqua. Le vacche no. Quelle vanno a fondo.
«Affogano per il culo», precisa un allevatore. Piange. Sta cercando di mettere in salvo le mucche da latte della sua stalla a conduzione familiare. «Non riescono a chiudere lo sfintere, si riempiono d’acqua, e vanno sotto». Verità o leggenda? Non lo so, ma cosa non si sente, durante un’alluvione. E gli uomini? Loro provano a mettere in salvo un po’ di roba, prima di scappare.
Siamo a Casalserugo, provincia di Padova, 12 chilometri e 100 metri esatti da piazza dei Signori, il centro del capoluogo veneto, una delle città più ricche d’Italia, ma sembra un altro mondo.
Alle 10 di mattina di martedì 2 novembre, ci sono già 60 centimetri d’acqua nei punti più bassi del comune. E sale. Il fiume Bacchiglione, grossissimo per la piena, ha rotto gli argini. Uno squarcio: 14 metri di argine venuti giù, e il fiume si getta fuori a tutta forza. Da lì alle case è un tiro di schioppo.
Alle 11 la melma è sulla soglia di casa. Alle 12, la gente dice addio ai divani del salotto buono.
Il genio civile prova a tappare il buco a suon di rocce, terra e inerti. Dopo i primi tentativi, è chiaro che non c’è niente da fare: «Troppa pressione! Troppa pressione!», grida un vigile del fuoco, uno di quelli delle Marche, venuti qui a dar man forte. Gli ingegneri del Genio, più composti, si limitano a scuoter la testa. Tra le 10 e le 13, transitano 12 camion rimorchio pieni di massi e terra, sversano nello squarcio, il fiume gorgoglia, si ingobbisce, e porta via tutto. Rimorchio dopo rimorchio, la storia è la stessa: «Troppa pressione! Troppa pressione!». A sera, il buco è di oltre 45 metri, mezzo campo da calcio.
Ci saranno 150-200 case, nelle immediate vicinanze dello squarcio. Ma la zona interessata è più ampia, si parla di oltre 1500 persone, nonni compresi. Le famiglie vengono evacuate al palazzetto di Casalserugo fin dalle 5 di mattina, ma alle 10 l’acqua è troppo vicina e arriva il contrordine: «Viene giù l’argine, vi portiamo tutti a Legnaro».
Ma la gente non vuole andare. C’è da salvare la casa. Provare a fermar l’acqua. Servirebbero delle barriere, sacchetti di sabbia. Ma non c’è niente. «Se riuscite, arrangiatevi, perché mi sa che non arriva nessuno…», dice costernato il carabiniere alla guida di una Punto che fatica a venir fuori dall’acqua.
Ha torto, almeno in parte.
Dopo poco, infatti, la Protezione Civile scarica dei sacchi di juta con su scritto: «Magistrato alle Acque di Venezia». Quelli che dovrebbero proteggerti dall’acqua. Già, ma la sabbia? Con cosa dovrei riempirli, questi dannati sacchi? Non lo sanno. «Provate a chiamare giù in Comune!», suggerisce il Sindaco di Casalserugo, Elisa Venturini, sconvolta per la notte passata in bianco, sul sedile di una Land Rover del Genio. Signor Sindaco, ma non avete una radio? Non potreste chiamar qualcuno voi? «Ma che radio! Abbiamo i cellulari, quando prendono…».
Ognuno si arrangia come può, gambe nell’acqua a spostare mobili e vecchi. Ognuno per conto suo, alla veneta maniera: «Con 'ste braccia gò spostà 50 sacchi de sabia», dice uno, intanto che la casa gli affonda sotto i piedi.
Quello che manca è il coordinamento. Nessuno sa niente. Non ci sono informazioni. Le strade vengono chiuse e poi riaperte. I pompieri vengono da fuori, e se gli chiedi «è praticabile via Sperona?», quelli ti rispondono: «Son di Ancona, non lo so». Ci si aiuta tra vicini. Uno salva una televisione al plasma, l’altro prova a spostare la macchina. «Troppo tardi, è nel pantano, non vedo più dov’è il fosso», dice M.D., che abbandona la sua Fiat Punto Evo «sperando che non salga troppo fango…».
I sacchetti della Protezione Civile continuano a galleggiare vuoti, finché N.F., commerciante in materiali edili, non apre le porte del suo magazzino alla gente: «Prendete, usate tutto quello che serve». Ecco la sabbia per i sacchetti. Ecco che si può cercar di tappare qualche porta. Ma sono le 12, e l’acqua è alle finestre. E l’acqua, si sa, non si ferma. Muri di sabbia crollano. La melma avanza, entra nelle logge e poi fin dentro casa.
«Si è rotto l’argine e ora son problemi!», scrive su Facebook il vicesindaco di Padova, Ivo Rossi. Altro che problemi. «Cucina da buttare: 3000 euro. Casetta in legno: 2000 euro. Moto Guzzi sotto acqua: 4000 euro. Medicine di nonna: 500 euro». La gente comincia a farsi i conti in tasca, una bestemmia e un segno della croce sempre a portata di mano, d’altronde siamo in Veneto.
La gente si ricorda del ’66 e non ha bisogno di dichiarare lo stato di calamità: se lo trova in casa, allo stato liquido, freddo, inarrestabile all’altezza delle ginocchia, della cintura, del petto… «È ora di scappare!».
La gente si chiede: come mai non c’è nessuno ad aiutare, qui a Casalserugo? Siamo in una delle province più ricche d’Italia, abbiamo 2000 sfollati, come mai il TG1 non ne parla? Perché non mandano qualcuno?
La gente si guarda attorno e vede tre pompieri, un signore del Genio, due carabinieri, un sindaco senza radio e un municipale col motorino, che fanno su e giù per argini sotto i quali vivono 2000 persone. Vanno avanti col cuore… ma il cervello dov’è? C’è da qualche parte qualcuno che abbia una visione d’insieme? Pare proprio di no.
«Bertolaso e quegli altri che comandano sono tutti a far le passerelle davanti alle tv locali...», constata il poliziotto municipale, prima di andarsene col Piaggio che quasi gli galleggia via da sotto il sedere.
La gente si arrabbia. «Ma cosa dobbiamo fare?», chiede M.P., casa comprata un anno e tre mesi fa a pochi passi dal Ponte della Riviera, un mutuo trentennale al collo. Tutto sotto acqua: i pavimenti del piano terra son da buttare, il parquet si gonfia e salta, 8000 euro di listoni che spariscono giù per la melma, e tanti saluti.
«Signori, state calmi!», dice uno da una camionetta bianca. «Ma dobbiamo andarcene?», gli chiedono di rimando quelli, nell’acqua fino alla cintola, il cappotto buono addosso e un gatto sotto il braccio. «Non lo sappiamo – si sentono rispondere dalla camionetta - Non ci hanno comunicato niente. Oddio, in linea di massima sarebbe meglio se ve ne andaste, ma prima conviene che mettiate un po’ di sacchetti davanti alle porte…».
Ci si sente come le mucche, nei pressi dell’argine di Casalserugo. Bagnati e presi per il culo.
PS: Tra l’1 e il 4 novembre, nella provincia di Padova ci sono stati più di 2000 sfollati. Oltre 5000 in tutto il Veneto.
MARCO DALLA DEA

martedì 2 novembre 2010

Bunga bunga land



Ho sognato di vivere in un paese in cui il presidente del consiglio si diverte, insieme ad altri vecchi, a fare violenza anale di gruppo sulle minorenni; abusa del proprio potere facendo pressioni sulla polizia perché le stesse minorenni vengano date in affidamento a esponenti del proprio partito indagati per sfruttamento della prostituzione; un paese deriso da tutti gli altri paesi per aver superato, e troppo, la soglia tollerabile del ridicolo. Poi mi sono svegliato e............

mercoledì 27 ottobre 2010

PEOPLE ARE AWESOME.



Quando mi deprimo per le nefandezze delle quali è protagonista l'umanità, mi consolo all'idea che ci sarà sempre gente che ha voglia di giocare.

lunedì 4 ottobre 2010

Il riassunto di 23 anni di Beautiful in 6 minuti



Finalmente chiarezza. Ma soprattutto: come hanno potuto milioni di donne perdere tempo dietro a questa cosa?

venerdì 24 settembre 2010

Never say no to Panda!



Questa pubblicità è favolosa. Non ho visto nulla di così inquietante neanche nei miei peggiori incubi.

giovedì 23 settembre 2010

martedì 21 settembre 2010

OK Go - White Knuckles - Official Video



I registi dei video degli Ok Go sono chiaramente figli del Web 2.0. Ne utilizzano gli strumenti ed i simboli con grande maestria conoscendo alla perfezione il pubblico di destinazione. Cosa aggiungere? Bellissimi!!! Un giorno, magari, li vedremo agli oscar.

Golden Retriever Puppies eat boy ALIVE ~ William Lavinger



Pericoloso concentrato di tenerezza!

Il mondo all'incontrario



L'attacco alle torri gemelle è stato portato da sauditi. I sauditi sono stati arricchiti dal mondo occidentale con l'idiozia petrolifera. Oggi i sauditi comprano 154 caccia F15 con i nostri soldi. Al prossimo giro non utilizzeranno aerei di linea.

mercoledì 15 settembre 2010

come insegnare le aritmie



Un video divertente per spiegare un argomento noioso, ma importante, come quello delle aritmie cardiache.

martedì 14 settembre 2010

La legge Merlin non vale anche in Parlamento?



Non parlo, naturalmente, delle affermazioni (neanche troppo fantascientifiche) di Angela Napoli o di Giorgio Stracquadanio (nomen omen?) che hanno messo in evidenza, e commentato per una volta non ipocritamente, un fenomeno vecchio come il mondo. Ma questa è una vicenda che meriterebbe un ulteriore approfondimento (qualcuno ricorda i commenti di Paolo Guzzanti sulle intercettazioni riguardandi Gelmini-Carfagna-Berlusconi?).

Parlo invece delle 20 prostitute (non meritano di essere chiamati parlamentari) che stanno cambiando bandiera per salvare il Governo Berlusconi. Sotto la ridicola bandiera di "gruppo dei responsabili" questi personaggi, molti dei quali indagati, han sentito le vampate del sacro fuoco dello spirito di servizio per non mettere in difficoltà il paese. Ma qualcuno ci crede? Con quale faccia? Alcuni di questi arrivano dall'Udc, gente che ora fa il salto della cavallina per avere un posto assicurato in Parlamento nella prossima legislatura. Chissà che, per ironia della sorte, non sia proprio il culo del nostro presidente del Consiglio, quello che si sforzano di salvare, a fregarli. Infatti, nel frattempo, mentre il Parlamento si rimescola, e non per gli interessi del popolo italiano (che grazie al porcellum non lo ha neppure votato), Berlusconi si dice pronto, naturalmente per salvare i propri interessi (culo appunto), a barattare il mattarellum con il lodo Alfano. Se questo non è un paese ad personam, nel quale si cambiano le leggi elettorali non in favore della democrazia ma in favore dei processi del premier?
L'anno scorso si parlò di puttanopoli, ma si era sbagliata mira. La sede non era Palazzo Grazioli, dove in definitiva Re Silvio I è libero di fare quel che vuole, ma Montecitorio.

venerdì 10 settembre 2010

giovedì 9 settembre 2010

Midichlorian Rhapsody



Dedicato a tutti i jedi del pianeta.

Suonare il righello



Ecco un nuovo strumento da insegnare al conservatorio.

Quando la realtà supera la fantasia

E noi a questa paghiamo pure lo stipendio.



La colletta di Ombretta

Massimo Gramellini

La senatrice Ombretta Colli, membro autorevole della commissione Istruzione e Cultura, ha proposto ai napoletani una colletta per ripianare il debito di 30 milioni che Maradona ha contratto col fisco italiano (quindi con loro), così da consentire al Pibe de Oro di festeggiare a Napoli il compleanno senza che la Finanza accorra a fargli gli auguri. Il nobile gesto, la cui priorità rispetto ad altre emergenze del Sud risulta evidente, ha una motivazione istruttiva e culturale, come si conviene al ruolo della senatrice. Chi dispensa emozioni non va solo ricompensato con un mucchio di soldi, ma su quei soldi non deve pagare le tasse. Poiché però lo Stato ne ricaverebbe un danno, e questo non è bello, diventa necessario che gli «emozionati» subentrino all’ «emozionante» nell’adempimento degli oneri fiscali. L’emozione, infatti, per la colta e istruttiva Colli, è il petrolio della vita. Non i sentimenti, i pensieri profondi, i gesti altruistici. Quelli sono tassabili senza problemi. Meritano il supporto dei contribuenti soltanto le scariche d’adrenalina. Per rimanere sotto il Vesuvio: Gigi D’Alessio va sostenuto perché come Maradona mette i napoletani di buon umore, mentre Saviano va osteggiato perché li deprime con quei discorsi tristi e risaputi.
Il paragone non è farina del mio sacco, ma sfavilla fra le dichiarazioni estive dell’emozionatissima senatrice. Mi permetto di contribuire anch’io allo stato dell’Istruzione e della Cultura, dando al ragionamento della Colli il tocco finale: le tasse di Maradona deve pagarle Saviano.

venerdì 3 settembre 2010

Il cielo sopra Berl...... Dubai

Sky from Philip Bloom on Vimeo.

Ho beccato mamma e papà

Spaventoso cosa la gente mette in rete.



E per fortuna c'è chi ci ride sopra.

La nostra galassia

Joshua Tree Under the Milky Way from Henry Jun Wah Lee on Vimeo.

Bienvenue, au revoir by voyages-sncf



Già mi immagino il contro-marketing di Trenitalia a suon di mazurke.

Dio è una bella ipotesi



da La Stampa del 3 settembre 2010

Quando Laplace presentò il suo Trattato di meccanica celeste a Napoleone Bonaparte, l’imperatore osservò: «Signor Laplace, mi hanno detto che in quest’opera sull’Universo il Creatore non è citato neppure una volta». «Sire, non ho bisogno di questa ipotesi», fu la risposta di Laplace. Entrambi erano di parola pronta. «È una bella ipotesi, che spiega molte cose», ribatté Napoleone. E Laplace: «Certo, spiega tutto. Ma non permette di predire niente».

Alternativa all'IPad



Ecco un concorrente vincente dell'i-Pad.

giovedì 26 agosto 2010

Legge ad aziendam: soldi sporchi


Prosegue su La Repubblica il dibattito fra autori Mondadori acceso dallo scrittore Vito Mancuso dopo la divulgazione della "legge ad aziendam" pro Mondadori. Molti dei coinvolti nel dibattito hanno spesso attaccato Berlusconi (avranno chiesto a Fausto Bertinotti cosa ne pensa?), ma ora fanno finta che Mondadori sia "altro" rispetto al Presidente del Consiglio. Complimenti allo scrittore Sandro Veronesi, coerente coi suoi ideali, che ha lasciato la casa editrice nel 1994. La scrittrice Nadia Fusini, invece, giustifica il suo lavoro con Mondadori dicendo: "Io le tasse le pago". E allora? Se Mondadori trafficasse in droga, war diamond o armi, stipendi ed emolumenti non sarebbero soldi sporchi? Perché dovrebbe essere differente se uno scrittore viene pagato con soldi "rubati" agli italiani? La questione etica esiste ed è palese. Inutile nascondersi dietro alla propria dichiarazione dei redditi. Gli idealisti non scendono a compromessi: salgono sulla barricata e prendono le pallottole sul petto. Chi non lo è abbastanza, smetta di fingere di farlo e sia realista come lo scrittore Antonio Pennacchi che ha detto: "Tengo famiglia". E' una posizione umanamente accettabile, ma non garantisce una coscienza completamente pulita.

sabato 24 luglio 2010

Aneddoti elii



Biglietto per il concerto di Elio e le Storie Tese: 20 euro. Benzina per raggiungere la Certosa di Collegno: 2 euro. Birra da bere durante il concerto: 3 euro. Marco Travaglio che di fianco a te canta "Servi della gleba" non ha prezzo.

venerdì 16 luglio 2010

... e il golpe dolce /4


Berlusconi dice che la P3 è solo una cricca di pensionati e sfigati. Finalmente un po' di autocritica!

giovedì 15 luglio 2010

martedì 13 luglio 2010

mercoledì 30 giugno 2010

... e il golpe dolce


Marcello Dell'Utri condannato per concorso esterno in associazione mafiosa. Coro di distinguo dai suoi alleati politici, ma soprattutto tanta solidarietà. Domanda: la morale cattolica, l'etica occidentale, il senso civico, l'onestà permettono di essere solidali con un mafioso che non ha ancora scontato la propria pena?

giovedì 3 giugno 2010

Considerazioni da formichine

Questa è una foto della nostra galassia:


I punti non sono pulviscolo. Sono stelle, ognuna con i suoi pianeti, ognuno con le sue lune.

Questa invece è una foto delle galassie vicine alla nostra:


Miliardi di galassie con le loro miliardi di stelle. Facendo un calcolo delle probabilità "della serva", non posso non mettermi a ridere quando qualcuno sostiene che siamo l'unica forma di vita intelligente dell'universo.

giovedì 27 maggio 2010

Evviva (cert)i preti!!!

Buongiorno
Massimo Gramellini

Mi illumino d’incenso

La virtù cristiana dell’umiltà è entrata improvvisamente in sciopero a Salerno, dove l’arcivescovo ha inaugurato una statua che lo raffigura. Monsignor Pierro ha voluto pensare ai fedeli più miopi, adoperandosi affinché la scultura fosse alta almeno quattro metri. L’opera che tramanda ai posteri le fattezze di questo servo del Signore è stata eretta nel Seminario metropolitano, là dove i sacerdoti sono soliti svolgere gli esercizi spirituali. Ne trarranno ispirazione per riflettere sulle miserie della natura umana, fra le quali l’ego espanso è in fondo una delle più innocue. Anche delle più diffuse, però: un altro monsignore, a Vallo della Lucania, si è fatto ritrarre in un affresco alla destra di Gesù.
Siamo convinti che il vescovo di Salerno raccolga schiere di devoti che lo vorrebbero santo subito e immortalato nella Cappella Sistina accanto ad Adamo. Eppure nemmeno a loro dispiacerebbe sapere con quali denari Sua Eminenza ha commissionato il capolavoro che fissa i suoi nobili lineamenti nel marmo di Carrara. Non ricordo che la scultura venisse citata nella pubblicità dell’otto per mille. Mentre mi pare di ricordare che il monsignore andrà presto a giudizio, con l’accusa d’aver attinto ai fondi pubblici per ristrutturare una colonia per bambini bisognosi che un miracolo ha successivamente trasformato in albergo a cinque stelle. Di sicuro sono storie come questa che inducono a credere nell’origine divina della Chiesa: non si capirebbe, altrimenti, come possa sopravvivere da duemila anni a certi preti.

martedì 18 maggio 2010

venerdì 14 maggio 2010

Romanticanine



Quante commedie romantiche ci hanno proposto una foto di questo tipo. Questa è la più romantica di tutte.

venerdì 7 maggio 2010

4 floors, 8 stories



C'è qualcosa di drammaticamente poetico in questo cortometraggio.

Schifolandia

dalla prima pagina de La Stampa del 7 maggio 2010

L’onorevole non ha tempo per la crisi

Sono le 16 di un giovedì drammatico: mentre Atene è in lutto per i tre morti della banca, nel resto d’Europa le Borse scendono a picco, le cancellerie sono in apprensione, i parlamenti rigurgitano di deputati e di interrogazioni. In America Wall Street apre in ribasso, investitori e risparmiatori sono con il fiato sospeso, Moody’s sembra voler declassare l’Italia. Che fanno intanto i 630 deputati italiani? Mah, di sicuro non sono in Aula quando il ministro dell’Economia Giulio Tremonti prende la parola per illustrare il punto di vista del governo. Deserti i banchi della maggioranza: due soli leghisti e tre del Pdl; su quelli dell’opposizione una quarantina del Pd, dieci dell’Udc, due dell’Idv.
Che cos’era successo? Nulla, se non che alle 12,30 erano finite le votazioni e come ogni giovedì i deputati avevano finito la settimana di lavoro cominciata martedì. La seduta pomeridiana, per quanto dedicata alla più drammatica crisi vissuta dall’Unione Europea da quando è nato l’euro, per i deputati italiani della maggioranza di governo non valeva il ritardo del ritorno a casa.
Tremonti non ha voluto commentare. A noi verrebbe da fare dell’ironia, ma non è il caso: non è una farsa, è una tragedia.

mercoledì 5 maggio 2010

Dare un senso



Ascoltando distrattamente il tg: "... disposte le squadre cinofile. 1000 agenti in tenuta antisommossa pronti a intervenire. Carabinieri e Polizia presidieranno l'area disponendo blocchi stradali su tutto il perimetro. Scanner e metal detector ai varchi per individuare le armi........

Tutto è pronto per la grande finale di Coppa Italia".


°_° ???????????

lunedì 3 maggio 2010

Embrace Life - always wear your seat belt



Spesso la pubblicità è idiota perché pensa molto male dei propri destinatari. Talvolta, però, può anche essere artistica. E quando c'è di mezzo la pubblicità progresso è più facile che capiti.

giovedì 29 aprile 2010

Chatroulette Speed Painting #1



Per tanti chatroulette è solo un covo di masturbatori folli. In realtà, come tutti gli strumenti può dare possibilità meravigliose: dipende dal genio di chi lo utilizza.

mercoledì 21 aprile 2010

mercoledì 14 aprile 2010

venerdì 2 aprile 2010

Orwell vs Huxley



Guardatevi intorno. Caro Orwell hai toppato. Il grande fratello non è repressione, non è coercizione. Aveva ragione Huxley, ben riassuno da Palahniuk: il grande fratello canta e balla con noi.

mercoledì 24 marzo 2010

I lacrimoni sono venuti anche a me



Buongiorno

Appesi a un palloncino

Massimo Gramellini
Sento l’esigenza di una boccata d’aria pura. Perciò, a chi se la fosse persa, vorrei raccontare la piccola storia di assoluta meraviglia che è apparsa nei giorni scorsi su «Specchio dei tempi». Comincia col funerale di Claudio, custode di una scuola materna di Torino, amatissimo da bambini e genitori per la sua disponibilità. Un italiano di quelli che piacciono a noi, che con un gesto o una parola di buon senso riescono a stemperare i problemi e a colmare i vuoti della struttura in cui lavorano. I bambini riempiono fogli di messaggi e disegni per Claudio. Poi, con la serietà di cui solo loro sono capaci, decidono di recapitarglieli. Come? Ma che domanda stupida, scusate. Attaccandoli a un palloncino in grado di volare fino a lui.
Detto fatto: il palloncino carico di corrispondenza viene liberato nel cielo di Torino. Per un paio di settimane non se ne sa più nulla. Quand’ecco che alla scuola materna arriva una lettera. «Sono una nonna di 70 anni e abito a Parma. Anch’io ho dei nipotini che vanno all’asilo. Volevo dirvi che il palloncino del vostro amico Claudio è arrivato. Caduto su un prato verde appena scoperto dalla neve. Io ho ricordato il vostro amico nelle mie preghiere, ma sono certa che da lassù sarà lui a proteggere voi, che siete stati capaci di un gesto così gentile».
La prima volta che l’ho letta mi sono venuti i lacrimoni. E anche adesso, insomma. Sarà l’età che avanza. O forse la consapevolezza che fin quando ci saranno persone come Claudio, come la nonna di Parma e come quei bambini, non proprio tutto è perduto.

mercoledì 10 marzo 2010

Amore ritorna!


Non so se la donna di questo tizio l'ha lasciato perché lui ha combinato qualcosa o perché si è trovata un altro. quel che è certo è che a lui non mancano intraprendenza e ottimismo.

giovedì 4 marzo 2010

Folle!

I governanti che ci meritiamo


Il ministro La Russa suggerisce tra le righe (ma neanche tanto) l'uso della forza. Il presidente Schifani la butta sul "volemose 'bene". Stranamente, per una volta, il premier Berlusconi tace e non grida al complotto comunista, tanta forse è la vergogna per l'operato dei propri peones.

Il gruppone destro, ma fosse stato quello sinistro forse sarebbe stata la stessa cosa, ancora una volta evidenzia la distanza fra politica italiana e mondo reale. Nel mondo reale l'imprenditore che dimentica una delle 125 firme sulle 125 pagine dell'offerta per una gara d'appalto, viene escluso senza appello. Nel mondo reale, quando la signora Cesira si presenta allo sportello postale per pagare le tasse con 5 minuti di ritardo, non ha la possibilità di tornare comodamente il giorno dopo per farlo senza conseguenze. Può tornare comodamente il giorno dopo ma pagherà una mora. Nel mondo reale se commetto un'infrazione pago la multa, non mi appello al presidente della Repubblica.

"Così non si garantisce il diritto al voto" ha tuonato tra gli altri anche il ministro Tremonti. Ben gli ha risposto Bersani (chissà cosa avrebbe detto se si fosse trovato al posto del ministro dell'economia?): "La volontà popolare non è dio! Ma il diritto di voto viene esercitato nel rispetto della Costituzione, delle leggi che ne derivano e dei regolamenti".

Il diritto di voto si esercita anche grazie alla solerzia e capacità di coloro che mi vogliono rappresentare e che io voglio mi rappresentino. Ma se costoro sono tanto inadeguati da non essere in grado di presentarsi in orario ad un appuntamento o di compilare correttamente dei moduli, come posso credere che scriveranno, e leggeranno, correttamente il prossimo trattatto multilaterale europeo? Come posso pensare che rispetteranno le scadenze per raggiungere gli obiettivi prefissati? Non per niente siamo il paese dei "decreti milleproroghe".

Un popolo ha i governanti che si merita. I nostri sono così incapaci da escludersi da soli.

mercoledì 3 marzo 2010

giovedì 25 febbraio 2010

Schegge di passione

Nuit Blanche from Spy Films on Vimeo.

Dirigenti di Google colpevoli per il video sul down maltrattato


Non basta il nostro premier a farci apparire all'estero come un popolo di delinquenti (anche colpa nostra in effetti). Ora ci si mettono anche i giudici (quelli che secondo il premier la penserebbero tanto diversamente da lui da essere malati). Con questa sentenza è stata certificata una morale tutta italiana: "del reato non è colpevole chi commette il reato ma è colpevole chi non gli ha impedito di commetterlo". Totale deresponsabilizzazione all'italiana, appunto. Se commetto un omicidio non è colpa mia, ma degli sbirri che non mi hanno bloccato in anticipo!

venerdì 19 febbraio 2010

Povera Italia



Una terribile accozzaglia di luoghi comuni e stereotipi, da vergognarsi a stare sul palco, riempendosi la bocca di parole importanti come famiglia, tradizione, cultura, storia. La manovra politica di Emanuele Filiberto (cominciata tanti anni fa a Quelli che il calcio) ha finalmente raggiunto il suo obiettivo: cantare un manifesto propagandistico del ventennio.

lunedì 8 febbraio 2010

Spiderman di Wes Anderson

Gira voce che il reboot di Spiderman potrebbe dirigerlo Wes Anderson. Ecco come sarebbe. Grandioso!!!

Riflettere prima di parlare


Il Papa: "Alcuni membri della Chiesa hanno violato i diritti dell'infanzia"

Finanza distruttiva

Venerdì 5, intervistato da "La Stampa", Joseph Stiglitz puntava il dito contro la finanza sregolata, origine della crisi economica in atto, e che oggi continua a far danni speculando sulle misure intraprese dai Governi per rimediare ai disatri causati.

Propone di aumentare al massimo le tasse sui proventi da capitale perché bisogna tornare a produrre: la finanza non produce nulla se non ulteriori debiti nelle tasche dei poveri.

Ormai, in Italia, nessuno parla più di conflitto di interesse, non è più di moda. Eppure la domanda sorge spontanea (come direbbe il grande Lubrano): come può un Governo fare leggi sfavorevoli ai guadagni da capitale, quando il Capo del Governo è il principale azionista di una banca che fa di hedge fund, future e obbligazioni il proprio core business? Ricordate? "La banca intorno a te". Io mi sento circondato.

Pesci rossi politici

Qualche tempo fa ci siamo fatti questo appunto:


Berlusconi, 15 settembre 2009: "L'Udc pensa agli assessori e alle clientele".


Casini, 15 settembre 2009: “Siamo clientelari? Allora nessuna alleanza con il Pdl”.

Non è passato neanche un anno e sappiamo che queste affermazioni non possono più considerarsi completamente valide.

Oggi ci appuntiamo questa:


Alfano, 8 febbraio 2010: "Berlusconi non sfugge ai processi"


Questi signori sanno di avere a che fare con dei "governati" con una memoria da pesce rosso. Quanto affermato cinque mesi fa sembra infatti già dimenticato. Figuriamoci allora quale valore potranno avere le parole di Alfano fra tre anni, alla fine della legislatura.

venerdì 5 febbraio 2010

I danni mortali del neoliberismo

Questo articolo è stato pubblicato oggi a pagina 3 de "La Stampa".
Merita di essere letto con attenzione anche perché chiunque abbia seguito almento un corso di economia all'università ha studiato su un manuale di Stiglitz.



Il premio Nobel

articolo di STEFANO LEPRI

«E’ un paradosso assurdo, da voi in Europa - si infervora Joseph Stiglitz, premio Nobel per l’Economia 2001 - una ironia della storia. Non lo vede? I governi hanno contratto molti debiti per salvare il sistema finanziario, le banche centrali tengono i tassi bassi per aiutarlo a riprendersi oltre che per favorire la ripresa. E la grande finanza che cosa fa? Usa i bassi tassi di interesse per speculare contro i governi indebitati. Riescono a far denaro sul disastro che loro stessi hanno creato».
Che può succedere ora?
«Aspetti. Non è finita qui. I governi varano misure di austerità per ridurre l’indebitamento. I mercati decidono che non sono sufficienti e speculano al ribasso sui loro titoli. Così i governi sono costretti a misure di austerità aggiuntive. La gente comune perde ancora di più, la grande finanza guadagna ancora di più. La morale della favola è: colpevoli premiati, innocenti puniti».
Come si può rimediare?
«Tre punti. Primo: niente denaro alla speculazione. Negli Stati Uniti come in Europa, bisogna fare nuove regole per le banche. Devono finanziare le imprese produttive, non gli hedge funds. Bisogna impedirgli di speculare».
Una parola. Se è il governo a dirigere il credito, il rischio è di distribuirlo ancora peggio.
«Non credo. Secondo me si può e si deve intervenire. Punto secondo: bisogna imporre tasse molto alte sui guadagni di capitale. Oggi è più vantaggioso speculare che lavorare per vivere. Deve tornare ad essere il contrario».
E poi?
«Punto terzo: in Europa dovete appoggiare i governi in difficoltà».
Si rischia di premiare i politici che governano male.
«No. La prova la dà la Spagna. Oggi è in difficoltà senza aver fatto errori. Il governo aveva un bilancio in attivo fino all’altr’anno; la Banca centrale ha sorvegliato le banche molto bene, tanto che viene citata ad esempio nel mondo. Che colpa hanno? Certo, anche loro hanno visto crescere la bolla, nel mercato immobiliare, e non l’hanno fermata. Ma è l’errore che hanno fatto tutti. Era nello spirito dei tempi. Lo ispirava l’ideologia neo-liberista che ha dominato per molti anni».
In Grecia però hanno sbagliato. Hanno anche truccato i conti.
«Non l’attuale governo, il precedente. Sono stati colpiti dalla crisi della navigazione commerciale, settore importante per loro, e dal calo del turismo. Insomma, perché dobbiamo costringere la gente a fare ancora più sacrifici, se non ha colpa?».
Il debito c’è. Prima o poi gli Stati dovranno ripagarlo.
«Ma perché mai dobbiamo dare retta ai mercati? I mercati non si comportano in maniera razionale, lo abbiamo visto nel modo in cui si è prodotta la crisi. Allora perché mai dovrebbero avere ragione, nel chiedere ancora più sacrifici ai cittadini di quei paesi? In più, anche se la avessero, si comportano in maniera troppo erratica. E per finire, qui è in corso un attacco speculativo: non è che se uno fa bene non lo colpiscono, è che se ti possono far fuori ti fanno fuori».
Come possiamo fare, in Europa?
Dovete costruire dei meccanismi di solidarietà fra Stati. L’Unione deva avere più risorse a disposizione. Si spendono un sacco di soldi per la politica agricola comune, che è uno spreco, mentre...»
Si potrebbero emettere dei titoli europei, gli Eurobonds.
«Certo. E poi occorre tassare le attività nocive. Soprattutto due: la finanza e le emissioni di anidride carbonica. Anche negli Stati Uniti».
Obama riuscirà a imporsi alle banche?
«Sarà una lunga battaglia. Ma la rabbia della gente è forte, e il presidente lo sa. I banchieri hanno contro tutto il resto della popolazione».
Il Congresso è riluttante.
«Spero che non si debba arrivare ad un’altra crisi, prima di riuscire a mettere la finanza sotto controllo. Sarebbe davvero triste. Pensi a quanto danno hanno causato. Lo sa che secondo le rpevisioni del Cbo, l’Ufficio bilancio del Congresso, la disoccupazione comincerà a diminuire sono a metà del decennio? Queste sono cose che restano a lungo nella memoria della gente».

giovedì 4 febbraio 2010

Spazio e tempo




Se questo è un uomo

Massimo Gramellini
Ma come farà a essere israeliano con gli israeliani e palestinese coi palestinesi? Ad affermare, davanti a Netanyahu, che bombardare Gaza fu «una reazione giusta» e due ore dopo, davanti ad Abu Mazen, che le vittime di Gaza sono paragonabili a quelle della Shoah? Zelig si limitava a cambiare faccia, a seconda dell’interlocutore da compiacere. Ma questo è un uomo in grado di cancellare il tempo e lo spazio. Riesce a stare con il pilota dell’aereo che sgancia le bombe e nel rifugio sotterraneo con i bombardati. In contemporanea, e dispensando a entrambi parole di comprensione. Nella sua vita precedente insegnava ai venditori di pubblicità a essere concavi coi convessi e convessi coi concavi. Una volta li sfidò a salutare cinquanta clienti, trovando un complimento per tutti. Solo stringendo la mano al cinquantesimo, un uomo brutto e sgradevole, rimase perplesso. Poi gli disse: «Ma che bella stretta di mano ha lei!».
Molti hanno letto quei manuali americani che insegnano a infinocchiare il prossimo in 47 lezioni. Ma solo lui ha il fegato di applicarne il precetto fondamentale: credere sempre a quel che dici, anche quando è il contrario di quel che hai appena detto. Una tecnica che evidentemente funziona persino con le vecchie volpi mediorientali. Come farà? Vorrei tanto chiederglielo, se non fosse che lui nel frattempo si è già spostato nella basilica della Natività, a Betlemme, dove sta raccontando ai frati una barzelletta sulla Madonna che avrebbe preferito una femminuccia. A quel punto mi arrendo.