mercoledì 23 aprile 2008

"Sono un cattolico: l'aborto è un errore"

Su "La Repubblica" odierna, probabilmente anche su altri quotidiani, è riportata la notizia, a mio parere allarmante, che 7 medici su 10 sono obiettori di coscienza per quanto riguarda la pratica dell'aborto. Al solito, questa è l'Italia, una legge dello Stato, la famosa 194, non viene applicata pienamente perché ogni cittadino si sente libero di decidere se "gli và" di adeguarvisi oppure no.

Nella stessa pagina c'è un'intervista al medico Andrea Natale della clinica Macedonio Melloni che dice: "Sono cattolico, l'aborto è un errore". Egr. dott. Natale, non le voglio domandare cosa pensa del diritto di ogni donna (e vorrei aggiungere del suo compagno, fidanzato, marito) di decidere del destino di un feto. Le voglio domandare, visto che lei afferma di essere obiettore perché cattolico: se va in chiesa tutte le domenica; se ha evitato il sesso prematrimoniale; se fa sesso solo con l'intento di concepire; se ha sempre evitato di utilizzare anticoncezionali; se in vita sua ha mai rubato una caramella; se ha mai desiderato la donna d'altri.... Potrei aggiungerne tante altre, ma se ha sgarrato in un paio di queste, visto che lei è cattolico, non le basterà fare l'obiettore sull'aborto per evitare l'Inferno.

venerdì 11 aprile 2008

Se gli italiani imparassero a leggere tra le righe

Stralcio di un articolo di Curzio Maltese su "La Repubblica".

"Tutta la quinta campagna di Berlusconi è vissuta su questo esibire la fatica, quasi il dolore di dover ancora correre per Palazzo Chigi: il "sacrificio", la "grave responsabilità sulle spalle". E' vero che l'ha sempre detto, fin dalla discesa in campo ("Ho deciso di bere l'amaro calice"), ma col sorriso sulle labbra. Stavolta il Cavaliere ha invece la faccia di chi ci crede davvero.

Non stiamo a far questioni sull'implicita offesa arrecata al popolo italiano da un candidato premier che, al posto di essere onorato, si sente avviato a una condanna. Non è il nostro un paese da cogliere tali sfumature".

giovedì 3 aprile 2008

Intercettazioni sacrosante

Berlusconi ha detto: "Se m'intercettano ancora espatrio". Vi prego, qualcuno lo intercetti!

mercoledì 2 aprile 2008

Strisce pedonali

Martedì 1 aprile, ore 20.30 circa, largo Giachino, Torino. Ho visto un'auto dei vigili urbani con 2, forse 3, civich (così i torinesi chiamano i vigili a Torino) a bordo quasi falciare un'intera famiglia (padre e madre giovani e figlioletta di non più di 3 anni) che attraversavano "col verde sulle strisce pedonali". I pericolosi "tutori dell'ordine" sull'auto bianca con la striscia verde laterale non hanno fatto una piega, pur avendo sfiorato i tre di pochi centimetri, pur avendo ricevuto gli insulti a gran voce del capofamiglia. Come possiamo ancora stupirci del fatto che solo qualche automobilista, in mezzo alla marea di selvaggi, ci dia la precedenza quando posiamo il primo piede sull'attraverso pedonale, se chi dovrebbe sanzionare chi non lo fa si comporta altrettanto selvaggiamente?