giovedì 15 maggio 2008

Marcia su Roma

E' passato solo un mese dalle elezioni e il nuovo Presidente della Camera, l'onorevole Gianfranco Fini, si è già reso protagonista di due svarioni colossali che, in maniera abbastanza inquietante, ci ricordano che il lupo perde il pelo ma non il vizio.

Pur avendo indossato l'abito da pecorella in quel di Fiuggi, il leader di Alleanza Nazionale ha pensato bene, prima di dire che bruciare bandiere in piazza è un gesto peggiore di quello di un branco di neonazisti che uccidono a pugni un ragazzo di Verona; poi, ieri, quando alla Camera il deputato Antonio Di Pietro chiedeva ordine mentre dai banchi della destra si sollevavano insulti e fischi, ha pensato di rammentarci tristi episodi del passato, (qualcuno ha detto Matteotti?), ammonendo il deputato dicendogli che il caos in aula dipende da quello che si dice.

Il prossimo svarione del nuovo Presidente della Camera sarà la proclamazione del Pdl "partito unico"?

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