
La polemica con l’Italia resta calda. Il ministro degli Esteri Frattini ha difeso il premier affermando che «se la Commissione è un organo politico, devono parlare i politici e non i portavoce». da "La Stampa" di venerdì 4 settembre 2009.
Il ministro Frattini dimostra che la sua visione della politica è esattamente quella della "videocrazia" italiana. I politici passano il tempo davanti alle telecamere, e non nelle Camere, parlando senza soluzione di continuità di interventi che verranno fatti, leggi che stravolgeranno la nostra vita, giri di vite. E come ben sappiamo alla fine rimane tutto uguale a prima.
E i portavoce cosa dovrebbero fare? Quelli del premier Berlusconi lo sanno bene: evitare che egli parli, perché ogni volta che parla ne consegue una smentita o un fraintendimento.
E quelli del ministro Frattini? Forse telefonano a casa per raccontare cosa hanno fatto in giornata. Giammai un "portavoce" dovrebbe parlare coi giornalisti.
Sempre su "La Stampa" odierna è riportato che, quando era commissario UE, il ministro Frattini aveva ben "tre" portavoce, non uno. Passavano le giornate a giocare a ramino?
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