Ieri a Torino si è sfiorato il caos. Operai della Fiat hanno assaltato i cancelli di Mirafiori per porre fine forzatamente alla cassa integrazione? Di più. Studenti infuriati e armati di bastoni hanno sfondato i blocchi della polizia armata riuscendo a malmenare i rettori riuniti al Castello del Valentino (vorrei conoscere il genio della comunicazione che ha deciso di chiamare una riunione accademica "G8")? Bazzecole. Ieri si è sfiorato il vero tracollo, probabilmente sulla Bibbia c'è un salmo che ne parla, mettendolo vicino a piogge di fuoco e cani che giocano a carte con i gatti. Ieri a Torino hanno oscurato le trasmissioni analogiche di Rai 2 e Rete 4! Le pagine locali hanno dato ampio spazio al dramma che ha percorso l'anima cittadina mentre la flemma sabauda veniva messa a dura prova da un'imprevista (?) astinenza da Fede e D'Eusanio. Ben 11MILA (purtroppo non esiste il maiuscoletto per le cifre ma il senso dovrebbe essere quello) persone hanno telefonato in Rai affondando il centralino con maggiore impegno di quanto ne avesse profuso la flotta britannica per affondare la corrazzata Bismark nel maggio del '41. Contemporaneamente, un contingente composto da alcune decine di unità di forze di terra prendeva d'assalto gli uffici Rai di via Verdi con l'obiettivo di fare giustizia sommaria. Nel frattempo la vita, l'universo e tutto quanto continuavano la loro esistenza ignorando la tragedia che si consumava a un passo dalla Mole Antonelliana. I tristi eventi di ieri, la prima rivoluzione popolare italiana dal '68, ma a voler essere pignoli, la prima vera rivoluzione dai tempi di quella sovietica nel 1917, mi hanno spinto a formulare due considerazioni. La prima: mai generalizzare. Anche i gesti che reputiamo di estrema semplicità (come far partire la sintonia automatica sul decoder digitale, cosa che avrebbe risolto il problema di molti novelli rivoluzionari) possono rivelarsi difficili o inaccessibili per molte persone, soprattutto per quelle non cresciute a pane e bim bum bam. La seconda: questo paese è senza speranza. Ma davvero l'oscuramento di un paio di canali televisivi, oltretutto capaci di ben poca qualità, ha esasperato a tal punto tante persone da scatenare prima smarrimento e poi rabbia? Ma è possibile che nessuna di queste persone che ieri hanno sprigionato una grandissima energia interiore per far valere il proprio diritto ai "Filmissimi" non abbia pensato: "Guarda che bel sole fuori, la giornata è bella, vado al parco a leggere un libro o a nutrire i piccioni. Al decoder ci penso nel week-end"? Qualunque risposta tenti di dare mi demoralizza.
Ma sono anche convinto che ieri in molti hanno acceso la tv e, davanti allo "statico", hanno prima provato sorpresa, poi una gran sensazione di sollievo.
Nessun commento:
Posta un commento