Come segno di riconoscimento per il paese che non li voleva ma oggi gli permette nuovamente di fare le vacanze in Liguria, i signori
Savoia hanno fatto causa agli italiani per i danni morali ed economici
subiti come conseguenza dell'esilio. La cifra domandata: 260 milioni
di euro, 130 a testa. Visto che anche in Italia si comincia a parlare
di class action, proporrei una class action degli italiani contro i
signori Savoia chiedendogli 130 milioni di euro per ogni italiano
morto sul fronte russo, per ogni italiano morto a Cefalonia, per ogni
italiano trucidato dal fascismo, per ogni italiano "esiliato" in campo
di concentramento, per ogni italiano che ha perso il gusto della vita
a causa di 20 anni di dittatura e 6 di guerra. Proporrei inoltre una
class action contro i parlamentari che hanno sprecato migliaia di ore
di legislatura per dare un passaporto italiano a questi ingrati invece
di utilizzare i soldi che spendiamo per pagargli lo stipendio per
risolvere problemi come pensioni, precariato, competitività e altre
quisquiglie.
edito: questo post è stato pubblicato anche su "La Stampa". Questa la risposta di Lucia Annunziata sull'edizione odierna.
I Savoia sono persone molto difficili da capire. È vero che la loro
richiesta non è diversa da quelle che alcune famiglie reali hanno
intrapreso in altri Paesi, e che questa pretesa in mano a un buon
avvocato potrebbe anche portare a una causa sostenibile. Ma le ragioni
legali non sono sempre - e sicuramente non lo sono in questo caso -
quelle dell'opportunità. Ripeto, io leggo soprattutto in questa mossa
l'enorme distanza intellettuale, culturale e sociale fra alcuni
(questa distinzione va fatta) membri della ex casa reale e il Paese
che una volta hanno chiamato loro. I Savoia - cui pure non va negato
il diritto di sentirsi di nuovo cittadini italiani - sembrano non aver
il minimo senso di come questo Paese si sente, e di come sente il suo
passato. Ne abbiamo avuto prove, del resto, in alcune delle molte
interviste che hanno concesse: è come se la storia italiana vista da
loro e vista da noi non fosse la stessa, come se l'Italia e i Savoia
da un certo punto in poi non appartenessero più allo stesso destino.
Forse è anche naturale che sia così, forse è questo il prezzo
dell'esilio, e in questo senso forse dovrebbero poter ricevere una
compensazione per danni: danni di estraneamento, danni di
dimenticanza, danni di rimozione. Questo è alla fine il senso reale
del loro gioco: la causa è una richiesta mascherata di rivedere la
storia d'Italia rivalutando la conduzione, l'onore, e il regno dei
Savoia. Purtroppo per loro, questa è l'unica restituzione che questo
Paese non potrà mai dargli, anche se mai in un qualunque tribunale
riuscissero ad avere ragione sulle loro richieste economiche. Un
invito finale: non coinvolgiamo in questa polemica tutti i discendenti
della casa Savoia. Ci sono fra loro persone piene d'onore, e gli
stessi monarchici di oggi, per quanto diminuiti nel numero, si
ispirano a valori da rispettare.
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