giovedì 22 marzo 2007

Follia pura


Da La Repubblica del 22 marzo 2007


Un magistrato ha negato il divorzio rapido a una donna maltrattata. Motivazione: il Corano prevede le punizioni corporali. "Islamico? Può picchiare la moglie". Sentenza choc in Germania, rimossa la giudice. Ma è bufera politica. Dalla Cdu: "Assurdo riferirsi a concetti culturali estranei al nostro diritto e ai nostri valori democratici"

ANDREA TARQUINI

BERLINO - Se un marito musulmano picchia la moglie non è punibile, perché la punizione corporale delle mogli è concessa dal Corano. Con questa incredibile motivazione una giudice di Francoforte ha negato il divorzio immediato chiesto da una donna di origine marocchina. Su istanza dell´avvocato difensore della donna, la giudice è stata immediatamente ricusata e la magistratura ha riaperto il caso. Ma quel verdetto che subordina il diritto di una democrazia europea all´integralismo è lo scandalo del giorno.

La vittima del marito violento è una signora ventiseienne, di origine marocchina. Da anni veniva picchiata selvaggiamente dal marito. Era allora scappata di casa, aveva trovato rifugio presso amici tedeschi e aiuto da organizzazioni femminili. L´uomo l´ha minacciata più volte di morte. La donna si è allora rivolta alla giustizia tedesca e ha chiesto il divorzio immediato, con l´estrema urgenza prevista dalla legge per i casi gravi. Il giudice, di cui in rispetto delle leggi di difesa della privacy si conoscono solo nome di battesimo e iniziale del cognome, Krista D., ha espresso un verdetto negativo. La motivazione: secondo le sure del Corano, la punizione corporale della consorte da parte del marito è un comportamento legittimo. Non ci sarebbero stati quindi gli estremi per un divorzio-lampo: con freddo cinismo, la magistrato ha consigliato alla 26enne di tentare la normale via legale per il divorzio, che prevede i tempi lunghi di un minimo di un anno di separazione.

L´avvocato ha sporto un´istanza di ricusazione, e ha avuto soddisfazione immediata. Ma il mondo politico è scosso, attraverso gli schieramenti. Christa Stolle, leader di Terre des femmes, parla di sentenza incredibile. La Grande Coalizione di Angela Merkel è con lei. «E´ una sentenza tragica», dice il democristiano Wolfgang Bosbach, «è assurdo riferirsi a concetti culturali estranei al nostro diritto e ai nostri valori democratici». Alza il tiro il socialdemocratico Dieter Wiefelsputz: «Non basta la ricusazione, la magistratura deve decidersi a sanzioni disciplinari contro il magistrato».

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