
Non parlo, naturalmente, delle affermazioni (neanche troppo fantascientifiche) di Angela Napoli o di Giorgio Stracquadanio (nomen omen?) che hanno messo in evidenza, e commentato per una volta non ipocritamente, un fenomeno vecchio come il mondo. Ma questa è una vicenda che meriterebbe un ulteriore approfondimento (qualcuno ricorda i commenti di Paolo Guzzanti sulle intercettazioni riguardandi Gelmini-Carfagna-Berlusconi?).
Parlo invece delle 20 prostitute (non meritano di essere chiamati parlamentari) che stanno cambiando bandiera per salvare il Governo Berlusconi. Sotto la ridicola bandiera di "gruppo dei responsabili" questi personaggi, molti dei quali indagati, han sentito le vampate del sacro fuoco dello spirito di servizio per non mettere in difficoltà il paese. Ma qualcuno ci crede? Con quale faccia? Alcuni di questi arrivano dall'Udc, gente che ora fa il salto della cavallina per avere un posto assicurato in Parlamento nella prossima legislatura. Chissà che, per ironia della sorte, non sia proprio il culo del nostro presidente del Consiglio, quello che si sforzano di salvare, a fregarli. Infatti, nel frattempo, mentre il Parlamento si rimescola, e non per gli interessi del popolo italiano (che grazie al porcellum non lo ha neppure votato), Berlusconi si dice pronto, naturalmente per salvare i propri interessi (culo appunto), a barattare il mattarellum con il lodo Alfano. Se questo non è un paese ad personam, nel quale si cambiano le leggi elettorali non in favore della democrazia ma in favore dei processi del premier?
L'anno scorso si parlò di puttanopoli, ma si era sbagliata mira. La sede non era Palazzo Grazioli, dove in definitiva Re Silvio I è libero di fare quel che vuole, ma Montecitorio.
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