lunedì 1 ottobre 2007

Il giornalismo tradizionale può dare lezioni ai blogger?

Domenica 30 settembre ho fatto un giro a Torino per incontrare un'amica. La fortuna ha voluto che mi imbattessi in uno degli eventi organizzati per la manifestazione "Portici di carta", proprio davanti all'ingresso del Teatro Regio.
C'era Luca Sofri, stava parlando. Su un piccolo palco, insieme a lui, altri tre che purtroppo non ho riconosciuto. Di fronte, una platea di una trentina di persone. L'argomento: non so quale fosse il titolo ma in quel momento Sofri discuteva di blog e giornalismo.

Parafraserò quanto ha detto e mi scuso anticipatamente con lui se quello che racconterò porterà con sé qualche sbavatura al suo pensiero.

Sofri parlava delle critiche che il giornalismo tradizionale porta al mondo dei blog internettiani, forse oggi troppo in vista e troppo osannati dal fenomeno Beppe Grillo. "I blog rappresentano un calderone di informazioni, libere e di parte, ma non verificate. Che razza di giornalismo è questo?" dicono loro.

Sofri ha risposto quanto segue. Quello che "questo giornalismo" dice è vero, almeno in parte. Ma questa è una critica che possiamo accettare da un giornalista dell'Economist, certamente da nessun giornalista italiano. Con quale coraggio si può affermare che il mondo dei blog produce solo notizie non verificate quando questa settimana tutti i quotidiani nazionali si sono scandalizzati raccontando la storia del vecchio di Cagliari costretto a rubare in un supermercato un pacco di pasta e un pezzo di formaggio perché con la pensione non riusciva a farcela?

Non è stato un giornalista ha scoprire che era una bufala. E' stato il comune di Cagliari che, sentendosi preso in mezzo, ha cercato il vecchio, ha scoperto che non esisteva, ha scoperto che la foto del supermercato apparsa su tutti i quotidiani era la foto di un supermercato della Valle d'Aosta. Questo è giornalismo che verifica le fonti? O i giornalisti che scrivono queste cose senza verificare si limitano semplicemente a copiare i comunicati stampa. Non si è neanche riusciti a capire chi avesse inventato la bufala.

Come può questo giornalismo dare dare lezioni deontologiche ai blogger, dico io, tears77.

Grazie a Luca Sofri. E invito tutti ad ascoltare la sua trasmissione, Condor 2.0, in onda tutti i giorni su Radio 2 dalle 16 alle 17 e condotta con l'ottimo Matteo Bordone.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Argomento interessante, molto interessante.
Concordo con Sofri, concordo con tears: non è certo la stampa italiana a poter dare lezioni di deontologia.
L'episodio di Cagliari è solo l'ultimo, presumo, di una lunga serie.
Ricordo quando nella mia città una sciagura sulle Dolomiti uccise 6 bambini in vacanza con la parrocchia.
Un giornalista famoso telefonò al prete che accompagnava i bambini - scampato per miracolo - chiedendogli di poterlo intervistare.
Di fronte al suo no insistette un poco, poi gli disse: 'Bene, allora sappia che scriverò quello che voglio'.